TERRITORIO

Fra mari, monti e tracce di Storia

Il territorio aziendale

Visitare l’azienda Morani è un’immersione nella natura viva e selvaggia:  il lavoro dell’uomo si svolge in sintonia con i cicli naturali per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

I nostri terreni ricadono in aree naturali protette e fanno parte della rete dei Territori ad alta naturalità il cui obiettivo è la salvaguardia dei diversi ecosistemi e dei loro abitanti.

La nostra azienda ospita diverse emergenze territoriali di rilievo ecologico e storico. Si possono visitare le principali attrattive aziendali seguendo un percorso ad anello.

il paradiso del birdwatching

Macchiatonda

Gli appezzamenti che si affacciano sul mare  rientrano nella Riserva Naturale regionale di Macchiatonda Furbara. L’area di 244 ettari conserva frammenti di habitat paludoso e boscaglie, che in tempi precedenti alla bonifica caratterizzavano gli ecosistemi costieri laziali. E’ una meta apprezzata per il bird watching e la fotografia delle specie lacustri, che qui trovano rifugio in una fascia costiera schiacciata dalla pressione antropica. 

sulle tracce degli etruschi

La necropoli di Pian Sultano - Cavarelle

Con una breve passeggiata fra sterrati e pascoli si raggiunge un punto del bosco in cui si viene immediatamente colpiti dall’atmosfera suggestiva: dall’apertura dei luoghi circostanti ci ritroviamo in un luogo ombreggiato in cui la natura ha già un suo potere evocativo, dove ai piedi di alberi secolari si incontrano strutture funerarie di origine etrusca (VII-V secolo AC), a camera nella parte meridionale della necropoli e dolmenica nella parte settentrionale. Poco nota anche agli addetti ai lavori, fusa ormai nella natura circostante, questa necropoli è particolarmente interessante per essere l’unica scavata nella roccia calcarea e non realizzata nel tufo. Inoltre testimonia l’importanza della zona di Santa Severa (antica Pyrgi) nel contesto della civiltà etrusca.

Pyrgi, identificabile con la zona del Castello di Santa Severa, era un importante centro portuale etrusco, e i ritrovamenti testimoniano come le sue attività commerciali arrivassero in molteplici punti del Mediterraneo. Nel II sec AC divenne colonia romana  . La necropoli si colloca all’interno di un territorio strategico per gli Etruschi, sia per la sua posizione geografica che per la sua vicinanza al mare.

un punto di vista privilegiato

Il Pietrone

Punto panoramico raggiungibile con una breve passeggiata su sterrato, è così denominato per la presenza di pietre giganti che facevano parte di una struttura architettonica di epoca romana. Un antico fontanile richiama mandrie di vacche e vitellini, e l’esposizione lo rende un punto privilegiato per osservare il territorio aziendale, dai pascoli fino al mare dominato dal Castello di Santa Severa.

Panorama fra natura e storia

Il lago della
vecchia Cava

Percorrendo pochi metri di sterrato ed addentrandosi in un recinto, si raggiunge un luogo  di singolare bellezza, i resti di un’antica cava per l’estrazione del caolino, dove Le acque piovane hanno dato vita a un un lago circolare incastonato fra alte pareti di roccia rossastra e macchia verde. I colori e il fascino di questo luogo sono fuori dal tempo, e ci parlano dell’attività estrattiva che per secoli ha interessato questi luoghi e quelli della vecchia Tolfa, e della Natura che caparbiamente ne ha ripreso il dominio.

 Salendo sulla sommità delle rupe circostante il panorama è magnifico, spazia dai monti della Tolfa al mare, accogliendo le vicine rovine del Castrum medievale di Carcari, la cui Rocca fu demolita da Paolo II nel 1407.

Natura e lavoro dell’uomo

Il lago delle Cavarelle

Altro punto panoramico molto frequentato è il lago artificiale delle Cavarelle, creato dalla nostra azienda negli anni ’70 come bacino idrico per l’accumulo di acque piovane. Questo lago è un riferimento per le nostre mandrie ma soprattutto per gli animali selvatici che qui trovano ristoro dalla siccità dei mesi estivi.

Nei mesi primaverili è spesso frequentato da aironi e germani reali e altra fauna lacustre.

La risalita

Il fosso Eri

Per raggiungere il torrente è necessario attraversare un pascolo. Dopo il semplice guado si cammina sulla sponda sinistra del torrente, in un camminamento ombreggiato e molto gradevole, dove si può osservare la tipica flora locale di ciclamini, pungitopo e asfodeli.

Lungo il corso del fiume si incontrano varie cascatelle e si prosegue fino al bivio per Pian Sultano.